La caccia? Da noi non è riservata a pochi…

Sistema di caccia riservistico

In Alto Adige, ogni cittadino, indipendentemente dal possesso fondiario, ha la possibilità di esercitare la caccia nel suo comune di residenza. Per ottenere il permesso annuale è necessario avere maturato la residenza da almeno dieci anni, cinque anni per il permesso d’ospite.

Per maggiori informazioni clicca qui.

Altri argomenti:

La caccia? Da noi non è riservata a pochi…

In Alto Adige, il sistema di caccia riservistico garantisce a tutti il diritto di praticare l’attività venatoria. A quali condizioni…

Una prelibatezza per gli antichi romani e non solo

Gli antichi romani allevavano i ghiri che erano considerati una prelibatezza…

“Grasso come un ghiro”

Che i ghiri siano dei gran mangioni è cosa risputa. Del resto, per superare bene il periodo del letargo, è bene avere un bel po’ di riserve sul girovita…

Meno letargo, più vita di coppia

Più invecchiano e più sono arzilli. Con l’avanzare dell’età, i ghiri sembrano avere fretta di sparare tutte le cartucce rimaste …

Un simbolo del sesso già nel mondo antico

La proverbiale intensità della vita sessuale di lepri e conigli era conosciuta già nel mondo antico…

Echinococcosi: un pericolo da non sottovalutare

Anche cani e gatti possono infettarsi e trasmettere all’uomo questa pericolosa malattia…

La più piccola anatra europea

Piccola ma veloce come un Caccia… l’alzavola si distingue subito per queste sue caratteristiche.

Così il germano reale ha acquisito il suo nome tedesco

Il germano reale, a dispetto del suo nome, è poco esigente e sa adattarsi bene all’ambiente, anche per quanto riguarda la scelta del luogo dove nidificare…

Cosa rivela il becco …

Non sempre le apparenze ingannano, a volte mantegono quanto promettono. E’ il caso del germano reale e del suo becco…

Piumaggio impregnato

Meglio del gore-tex, quasi come una tuta da sub… Stiamo parlando del piumaggio del germano reale…

Piedi freddi, cuore caldo

Le zampe degli uccelli acquatici hanno una particolare conformazione che impedisce loro di gelare o di rimanere attaccati al ghiaccio…

In caso di pericolo … stacca la coda

Un trucchetto dei gliridi che lascia spesso a bocca asciutta i malintenzionati…

La fucina dei picchi

Fare di necessità virtù. Così ha fatto il picchio che, per nutrirsi durante l’inverno, ha sviluppato grandi abilità…

La storia del picchio “bevitore”

Riguarda soprattutto alcune specie di picchio che forano il tronco degli alberi con il loro potente becco per abbeverarsi della dolce linfa…

Un valido aiuto contro il dannoso bostrico

Può eliminare fino a 2000 larve al giorno, meglio di qualsiasi altro sistema finora sviluppato dall’uomo…

Carpentiere e affittacamere

Per scavare il loro nido, i picchi lavorano instancabilmente fino a tre settimane. Ad approfittarne poi saranno anche altri abitanti del bosco…

Tanto tam-tam solo per accoppiarsi

Già sul finire dell’inverno, il picchio “single” cerca un albero dal tronco cavo per farsi notare in modo… martellante!

Perché al picchio non viene mal di testa …

Se facessimo come il picchio, e dessimo 12.000 capocciate al giorno contro un albero… beh, un analgesico sarebbe il minimo. Invece…

Prego, non disturbare

Almeno a cena, c’è bisogno di un po’ di pace. Anche per la pernice bianca…

Uno stomaco di ferro …

Dagli aghi di pino, alle bacche, ai semi… I tetraonidi non sanno proprio cosa sia l’acidità di stomaco…

Una passione per i mirtilli

A cosa non può rinunciale il gallo cedrone? Ai mirtilli neri! D’altronde una debolezza ce l’abbiamo tutti…

Mangiare insetti è di moda

È risaputo che i pulcini dei tetraonidi si nutrono principalmente di formiche, ragni, coleotteri, larve. Ecco perché (la moda qui c’entra poco)…

Una prelibatezza per gli antichi romani e non solo

Una prelibatezza per gli antichi romani e non solo

Nell’antica Roma il ghiro veniva allevato. I romani non erano però tanto amanti di questo animaletto, quanto piuttosto buongustai. I grassi ghiri erano infatti considerati una prelibatezza.

In grandi recinti murati, i cosiddetti “glirarium”, venivano allevate grandi quantità di ghiri. Quando necessario, si prendevano alcuni esemplari e li si ponevano in grossi otri di argilla del diametro di circa 50 cm, quasi una sorta di prime gabbie per criceti. In questi contenitori i ghiri venivano fatti ingrassare alimentandoli con castagne, noci e ghiande, dopodiché finivano in padella. Il termine “Glirarium“ fa riferimento al nome latino del ghiro “Glis”, da cui derivano anche alcuni appellativi sudtirolesi per questa specie, come “Greil” o “Gleir”.

Che il piccolo roditore finisse anche altrove sui menù è dimostrato dal suo nome inglese, “edible dormouse”. La traduzione letterale “topo dormiente commestibile” lascia, infatti, pochi dubbi. In Slovenia la caccia al ghiro ha una lunga tradizione popolare, tanto da essere riconosciuta anche dall’Unione europea che lì non ha messo la specie sotto protezione comunitaria.

I ghiri non vengono solo arrostiti, bensì hanno trovato utilizzo anche nella farmacopea. Il loro grasso dovrebbe infatti essere d’aiuto nella cura delle ferite, così come risultare curativo per stomaco e intestino.

Anche la pelliccia ha estimatori e utilizzatori. In Slovenia, ad esempio, si produce un cappello in pelliccia di ghiro, il “Polhovka”. Appunto in Slovenia, la caccia al ghiro inizia il 1° di ottobre e si conclude alla fine di novembre, quando i roditori si rintanano per il letargo invernale.

In Alto Adige il ghiro veniva cacciato fino circa agli anni Settanta – più che per motivi culinari, per i danni che poteva arrecare ai frutteti e ai vigneti. In alcune regioni italiane la situazione è differente, e non si sa quanti ghiri vengano tutt’oggi cacciati a scopi culinari. In Calabria, ad esempio, il ghiro in tegame è ancora una specialità.

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Meno letargo, più vita di coppia

Più invecchiano e più sono arzilli. Con l’avanzare dell’età, i ghiri sembrano avere fretta di sparare tutte le cartucce rimaste …

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Anche cani e gatti possono infettarsi e trasmettere all’uomo questa pericolosa malattia…

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Piccola ma veloce come un Caccia… l’alzavola si distingue subito per queste sue caratteristiche.

Così il germano reale ha acquisito il suo nome tedesco

Il germano reale, a dispetto del suo nome, è poco esigente e sa adattarsi bene all’ambiente, anche per quanto riguarda la scelta del luogo dove nidificare…

Cosa rivela il becco …

Non sempre le apparenze ingannano, a volte mantegono quanto promettono. E’ il caso del germano reale e del suo becco…

Piumaggio impregnato

Meglio del gore-tex, quasi come una tuta da sub… Stiamo parlando del piumaggio del germano reale…

Piedi freddi, cuore caldo

Le zampe degli uccelli acquatici hanno una particolare conformazione che impedisce loro di gelare o di rimanere attaccati al ghiaccio…

In caso di pericolo … stacca la coda

Un trucchetto dei gliridi che lascia spesso a bocca asciutta i malintenzionati…

La fucina dei picchi

Fare di necessità virtù. Così ha fatto il picchio che, per nutrirsi durante l’inverno, ha sviluppato grandi abilità…

La storia del picchio “bevitore”

Riguarda soprattutto alcune specie di picchio che forano il tronco degli alberi con il loro potente becco per abbeverarsi della dolce linfa…

Un valido aiuto contro il dannoso bostrico

Può eliminare fino a 2000 larve al giorno, meglio di qualsiasi altro sistema finora sviluppato dall’uomo…

Carpentiere e affittacamere

Per scavare il loro nido, i picchi lavorano instancabilmente fino a tre settimane. Ad approfittarne poi saranno anche altri abitanti del bosco…

Tanto tam-tam solo per accoppiarsi

Già sul finire dell’inverno, il picchio “single” cerca un albero dal tronco cavo per farsi notare in modo… martellante!

Perché al picchio non viene mal di testa …

Se facessimo come il picchio, e dessimo 12.000 capocciate al giorno contro un albero… beh, un analgesico sarebbe il minimo. Invece…

Prego, non disturbare

Almeno a cena, c’è bisogno di un po’ di pace. Anche per la pernice bianca…

Uno stomaco di ferro …

Dagli aghi di pino, alle bacche, ai semi… I tetraonidi non sanno proprio cosa sia l’acidità di stomaco…

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A cosa non può rinunciale il gallo cedrone? Ai mirtilli neri! D’altronde una debolezza ce l’abbiamo tutti…

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È risaputo che i pulcini dei tetraonidi si nutrono principalmente di formiche, ragni, coleotteri, larve. Ecco perché (la moda qui c’entra poco)…

“Grasso come un ghiro”

“Grasso come un ghiro”

Di notte i ghiri si muovono alla ricerca di cibo. Se in primavera ed estate l’alimentazione si basa su gemme, foglie, bacche e frutti, o occasionalmente insetti, lumache, vermi o uova, d’autunno vengono ricercati alimenti più ricchi di grassi, come semi, ghiande, noci, castagne.

La voracità dei ghiri è proverbiale, ed è presto spiegata: più riserve di grasso gli animali riescono ad accumulare, più aumentano le loro possibilità di sopravvivenza, dato che durante il letargo i ghiri perdono fino a metà del loro peso.

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In Alto Adige, il sistema di caccia riservistico garantisce a tutti il diritto di praticare l’attività venatoria. A quali condizioni…

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Gli antichi romani allevavano i ghiri che erano considerati una prelibatezza…

“Grasso come un ghiro”

Che i ghiri siano dei gran mangioni è cosa risputa. Del resto, per superare bene il periodo del letargo, è bene avere un bel po’ di riserve sul girovita…

Meno letargo, più vita di coppia

Più invecchiano e più sono arzilli. Con l’avanzare dell’età, i ghiri sembrano avere fretta di sparare tutte le cartucce rimaste …

Un simbolo del sesso già nel mondo antico

La proverbiale intensità della vita sessuale di lepri e conigli era conosciuta già nel mondo antico…

Echinococcosi: un pericolo da non sottovalutare

Anche cani e gatti possono infettarsi e trasmettere all’uomo questa pericolosa malattia…

La più piccola anatra europea

Piccola ma veloce come un Caccia… l’alzavola si distingue subito per queste sue caratteristiche.

Così il germano reale ha acquisito il suo nome tedesco

Il germano reale, a dispetto del suo nome, è poco esigente e sa adattarsi bene all’ambiente, anche per quanto riguarda la scelta del luogo dove nidificare…

Cosa rivela il becco …

Non sempre le apparenze ingannano, a volte mantegono quanto promettono. E’ il caso del germano reale e del suo becco…

Piumaggio impregnato

Meglio del gore-tex, quasi come una tuta da sub… Stiamo parlando del piumaggio del germano reale…

Piedi freddi, cuore caldo

Le zampe degli uccelli acquatici hanno una particolare conformazione che impedisce loro di gelare o di rimanere attaccati al ghiaccio…

In caso di pericolo … stacca la coda

Un trucchetto dei gliridi che lascia spesso a bocca asciutta i malintenzionati…

La fucina dei picchi

Fare di necessità virtù. Così ha fatto il picchio che, per nutrirsi durante l’inverno, ha sviluppato grandi abilità…

La storia del picchio “bevitore”

Riguarda soprattutto alcune specie di picchio che forano il tronco degli alberi con il loro potente becco per abbeverarsi della dolce linfa…

Un valido aiuto contro il dannoso bostrico

Può eliminare fino a 2000 larve al giorno, meglio di qualsiasi altro sistema finora sviluppato dall’uomo…

Carpentiere e affittacamere

Per scavare il loro nido, i picchi lavorano instancabilmente fino a tre settimane. Ad approfittarne poi saranno anche altri abitanti del bosco…

Tanto tam-tam solo per accoppiarsi

Già sul finire dell’inverno, il picchio “single” cerca un albero dal tronco cavo per farsi notare in modo… martellante!

Perché al picchio non viene mal di testa …

Se facessimo come il picchio, e dessimo 12.000 capocciate al giorno contro un albero… beh, un analgesico sarebbe il minimo. Invece…

Prego, non disturbare

Almeno a cena, c’è bisogno di un po’ di pace. Anche per la pernice bianca…

Uno stomaco di ferro …

Dagli aghi di pino, alle bacche, ai semi… I tetraonidi non sanno proprio cosa sia l’acidità di stomaco…

Una passione per i mirtilli

A cosa non può rinunciale il gallo cedrone? Ai mirtilli neri! D’altronde una debolezza ce l’abbiamo tutti…

Mangiare insetti è di moda

È risaputo che i pulcini dei tetraonidi si nutrono principalmente di formiche, ragni, coleotteri, larve. Ecco perché (la moda qui c’entra poco)…

Meno letargo, più vita di coppia

Meno letargo, più vita di coppia

Per essere così piccolo, il ghiro raggiunge età piuttosto rispettabili: può arrivare anche ai dieci anni. I ricercatori dell’Istituto di biologia della selvaggina ed ecologia della Facoltà di medicina veterinaria di Vienna sono della convinzione che questa longevità dipenda dall’effetto rigenerante del letargo. Essi hanno anche scoperto che i ghiri più anziani, maschi e femmine, anziché divenire più tranquilli e andare prima in letargo, rispetto alle generazioni di ghiri più giovani tendono a ritardarlo in autunno e a risvegliarsi in anticipo, in primavera. Lo fanno probabilmente per un buon motivo: gli animali più vecchi sono sessualmente più attivi, quindi accorciano il letargo per avere maggior tempo per l’accoppiamento e la riproduzione. Si sa che chi dorme …

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“Grasso come un ghiro”

Che i ghiri siano dei gran mangioni è cosa risputa. Del resto, per superare bene il periodo del letargo, è bene avere un bel po’ di riserve sul girovita…

Meno letargo, più vita di coppia

Più invecchiano e più sono arzilli. Con l’avanzare dell’età, i ghiri sembrano avere fretta di sparare tutte le cartucce rimaste …

Un simbolo del sesso già nel mondo antico

La proverbiale intensità della vita sessuale di lepri e conigli era conosciuta già nel mondo antico…

Echinococcosi: un pericolo da non sottovalutare

Anche cani e gatti possono infettarsi e trasmettere all’uomo questa pericolosa malattia…

La più piccola anatra europea

Piccola ma veloce come un Caccia… l’alzavola si distingue subito per queste sue caratteristiche.

Così il germano reale ha acquisito il suo nome tedesco

Il germano reale, a dispetto del suo nome, è poco esigente e sa adattarsi bene all’ambiente, anche per quanto riguarda la scelta del luogo dove nidificare…

Cosa rivela il becco …

Non sempre le apparenze ingannano, a volte mantegono quanto promettono. E’ il caso del germano reale e del suo becco…

Piumaggio impregnato

Meglio del gore-tex, quasi come una tuta da sub… Stiamo parlando del piumaggio del germano reale…

Piedi freddi, cuore caldo

Le zampe degli uccelli acquatici hanno una particolare conformazione che impedisce loro di gelare o di rimanere attaccati al ghiaccio…

In caso di pericolo … stacca la coda

Un trucchetto dei gliridi che lascia spesso a bocca asciutta i malintenzionati…

La fucina dei picchi

Fare di necessità virtù. Così ha fatto il picchio che, per nutrirsi durante l’inverno, ha sviluppato grandi abilità…

La storia del picchio “bevitore”

Riguarda soprattutto alcune specie di picchio che forano il tronco degli alberi con il loro potente becco per abbeverarsi della dolce linfa…

Un valido aiuto contro il dannoso bostrico

Può eliminare fino a 2000 larve al giorno, meglio di qualsiasi altro sistema finora sviluppato dall’uomo…

Carpentiere e affittacamere

Per scavare il loro nido, i picchi lavorano instancabilmente fino a tre settimane. Ad approfittarne poi saranno anche altri abitanti del bosco…

Tanto tam-tam solo per accoppiarsi

Già sul finire dell’inverno, il picchio “single” cerca un albero dal tronco cavo per farsi notare in modo… martellante!

Perché al picchio non viene mal di testa …

Se facessimo come il picchio, e dessimo 12.000 capocciate al giorno contro un albero… beh, un analgesico sarebbe il minimo. Invece…

Prego, non disturbare

Almeno a cena, c’è bisogno di un po’ di pace. Anche per la pernice bianca…

Uno stomaco di ferro …

Dagli aghi di pino, alle bacche, ai semi… I tetraonidi non sanno proprio cosa sia l’acidità di stomaco…

Una passione per i mirtilli

A cosa non può rinunciale il gallo cedrone? Ai mirtilli neri! D’altronde una debolezza ce l’abbiamo tutti…

Mangiare insetti è di moda

È risaputo che i pulcini dei tetraonidi si nutrono principalmente di formiche, ragni, coleotteri, larve. Ecco perché (la moda qui c’entra poco)…

Un simbolo del sesso già nel mondo antico

Furba, scattante e sexy: la reputazione della lepre

La lepre era considerata un simbolo di fertilità già dagli antichi romani. Si diceva che avesse un’intensa attività sessuale, tanto che un papa arrivò perfino a proibire ai fedeli il consumo di carne di lepre. Gli antichi romani credevano che la carne di lepre rendesse più belli e sexy, aiutasse contro l’infertilità; Ippocrate raccomandava alle giovani donne di assumere escrementi di lepre per rassodare il seno. Forse è per questo che una famosa rivista maschile ha scelto proprio il coniglio come simbolo, chissà …

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“Grasso come un ghiro”

Che i ghiri siano dei gran mangioni è cosa risputa. Del resto, per superare bene il periodo del letargo, è bene avere un bel po’ di riserve sul girovita…

Meno letargo, più vita di coppia

Più invecchiano e più sono arzilli. Con l’avanzare dell’età, i ghiri sembrano avere fretta di sparare tutte le cartucce rimaste …

Un simbolo del sesso già nel mondo antico

La proverbiale intensità della vita sessuale di lepri e conigli era conosciuta già nel mondo antico…

Echinococcosi: un pericolo da non sottovalutare

Anche cani e gatti possono infettarsi e trasmettere all’uomo questa pericolosa malattia…

La più piccola anatra europea

Piccola ma veloce come un Caccia… l’alzavola si distingue subito per queste sue caratteristiche.

Così il germano reale ha acquisito il suo nome tedesco

Il germano reale, a dispetto del suo nome, è poco esigente e sa adattarsi bene all’ambiente, anche per quanto riguarda la scelta del luogo dove nidificare…

Cosa rivela il becco …

Non sempre le apparenze ingannano, a volte mantegono quanto promettono. E’ il caso del germano reale e del suo becco…

Piumaggio impregnato

Meglio del gore-tex, quasi come una tuta da sub… Stiamo parlando del piumaggio del germano reale…

Piedi freddi, cuore caldo

Le zampe degli uccelli acquatici hanno una particolare conformazione che impedisce loro di gelare o di rimanere attaccati al ghiaccio…

In caso di pericolo … stacca la coda

Un trucchetto dei gliridi che lascia spesso a bocca asciutta i malintenzionati…

La fucina dei picchi

Fare di necessità virtù. Così ha fatto il picchio che, per nutrirsi durante l’inverno, ha sviluppato grandi abilità…

La storia del picchio “bevitore”

Riguarda soprattutto alcune specie di picchio che forano il tronco degli alberi con il loro potente becco per abbeverarsi della dolce linfa…

Un valido aiuto contro il dannoso bostrico

Può eliminare fino a 2000 larve al giorno, meglio di qualsiasi altro sistema finora sviluppato dall’uomo…

Carpentiere e affittacamere

Per scavare il loro nido, i picchi lavorano instancabilmente fino a tre settimane. Ad approfittarne poi saranno anche altri abitanti del bosco…

Tanto tam-tam solo per accoppiarsi

Già sul finire dell’inverno, il picchio “single” cerca un albero dal tronco cavo per farsi notare in modo… martellante!

Perché al picchio non viene mal di testa …

Se facessimo come il picchio, e dessimo 12.000 capocciate al giorno contro un albero… beh, un analgesico sarebbe il minimo. Invece…

Prego, non disturbare

Almeno a cena, c’è bisogno di un po’ di pace. Anche per la pernice bianca…

Uno stomaco di ferro …

Dagli aghi di pino, alle bacche, ai semi… I tetraonidi non sanno proprio cosa sia l’acidità di stomaco…

Una passione per i mirtilli

A cosa non può rinunciale il gallo cedrone? Ai mirtilli neri! D’altronde una debolezza ce l’abbiamo tutti…

Mangiare insetti è di moda

È risaputo che i pulcini dei tetraonidi si nutrono principalmente di formiche, ragni, coleotteri, larve. Ecco perché (la moda qui c’entra poco)…

Echinococcosi: un pericolo da non sottovalutare

Echinococcosi: un pericolo da non sottovalutare

Anche l’uomo può essere l’ospite intermedio di varie specie di tenia se ne ingerisce le uova, per esempio aspirandole o assumendo alimenti che le contengono (bacche, funghi). Il cisticerco (larva) della tenia della volpe è ritenuto in Europa centrale il parassita più pericoloso dell’uomo. Un’infestazione non curata porta alla morte, perché le larve distruggono come un tumore il fegato ed altri organi oppure il cervello della persona colpita. Anche i cisticerchi della tenia del cane si possono sviluppare nell’uomo, provocando la formazione di cisti nel fegato e nei polmoni.

I cani andrebbero controllati regolarmente riguardo l’eventuale infestazione da tenie. Il veterinario riconosce la presenza del parassita dai campioni di feci e può provvedere alla disinfestazione dell’animale. Uno sverminamento da parte di persone inesperte non determina con certezza la morte del parassita, mentre può produrre forme di resistenza dello stesso ai farmaci.

Come evitare la contaminazione

  • Lavare bene, o meglio ancora cuocere funghi, frutti di bosco, verdura e frutta colta da terra provenienti da aree a rischio. L’impiego di prodotti disinfettanti e il surgelamento non sono in grado di uccidere le uova dell’echinococco!
  • Dopo il contatto con cani o gatti delle aree a rischio lavarsi bene le mani!
  • Cani e gatti che vivono nelle aree dove è presente l’echinococco devono essere sottoposti a profilassi regolarmente (ogni 3 o 4 mesi).
  • Le volpi abbattute o trovate morte devono essere afferrate solo con i guanti di gomma e riposte in sacchetti di plastica. Dopo bisogna lavarsi bene le mani.
  • Le volpi andrebbero scuoiate e comunque maneggiate soltanto indossando una maschera protettiva. Le uova della tenia, espulse con le feci, aderiscono alla pelliccia dell’animale e possono quindi essere facilmente aspirate.
  • Mani e attrezzi che siano venuti in contatto con la pelle vanno ripuliti a fondo.
  • Le persone come cacciatori, forestali, impagliatori particolarmente esposti al rischio per la loro attività professionale devono controllarsi periodicamente, in modo da individuare e trattare precocemente un’eventuale infezione.

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La caccia? Da noi non è riservata a pochi…

In Alto Adige, il sistema di caccia riservistico garantisce a tutti il diritto di praticare l’attività venatoria. A quali condizioni…

Una prelibatezza per gli antichi romani e non solo

Gli antichi romani allevavano i ghiri che erano considerati una prelibatezza…

“Grasso come un ghiro”

Che i ghiri siano dei gran mangioni è cosa risputa. Del resto, per superare bene il periodo del letargo, è bene avere un bel po’ di riserve sul girovita…

Meno letargo, più vita di coppia

Più invecchiano e più sono arzilli. Con l’avanzare dell’età, i ghiri sembrano avere fretta di sparare tutte le cartucce rimaste …

Un simbolo del sesso già nel mondo antico

La proverbiale intensità della vita sessuale di lepri e conigli era conosciuta già nel mondo antico…

Echinococcosi: un pericolo da non sottovalutare

Anche cani e gatti possono infettarsi e trasmettere all’uomo questa pericolosa malattia…

La più piccola anatra europea

Piccola ma veloce come un Caccia… l’alzavola si distingue subito per queste sue caratteristiche.

Così il germano reale ha acquisito il suo nome tedesco

Il germano reale, a dispetto del suo nome, è poco esigente e sa adattarsi bene all’ambiente, anche per quanto riguarda la scelta del luogo dove nidificare…

Cosa rivela il becco …

Non sempre le apparenze ingannano, a volte mantegono quanto promettono. E’ il caso del germano reale e del suo becco…

Piumaggio impregnato

Meglio del gore-tex, quasi come una tuta da sub… Stiamo parlando del piumaggio del germano reale…

Piedi freddi, cuore caldo

Le zampe degli uccelli acquatici hanno una particolare conformazione che impedisce loro di gelare o di rimanere attaccati al ghiaccio…

In caso di pericolo … stacca la coda

Un trucchetto dei gliridi che lascia spesso a bocca asciutta i malintenzionati…

La fucina dei picchi

Fare di necessità virtù. Così ha fatto il picchio che, per nutrirsi durante l’inverno, ha sviluppato grandi abilità…

La storia del picchio “bevitore”

Riguarda soprattutto alcune specie di picchio che forano il tronco degli alberi con il loro potente becco per abbeverarsi della dolce linfa…

Un valido aiuto contro il dannoso bostrico

Può eliminare fino a 2000 larve al giorno, meglio di qualsiasi altro sistema finora sviluppato dall’uomo…

Carpentiere e affittacamere

Per scavare il loro nido, i picchi lavorano instancabilmente fino a tre settimane. Ad approfittarne poi saranno anche altri abitanti del bosco…

Tanto tam-tam solo per accoppiarsi

Già sul finire dell’inverno, il picchio “single” cerca un albero dal tronco cavo per farsi notare in modo… martellante!

Perché al picchio non viene mal di testa …

Se facessimo come il picchio, e dessimo 12.000 capocciate al giorno contro un albero… beh, un analgesico sarebbe il minimo. Invece…

Prego, non disturbare

Almeno a cena, c’è bisogno di un po’ di pace. Anche per la pernice bianca…

Uno stomaco di ferro …

Dagli aghi di pino, alle bacche, ai semi… I tetraonidi non sanno proprio cosa sia l’acidità di stomaco…

Una passione per i mirtilli

A cosa non può rinunciale il gallo cedrone? Ai mirtilli neri! D’altronde una debolezza ce l’abbiamo tutti…

Mangiare insetti è di moda

È risaputo che i pulcini dei tetraonidi si nutrono principalmente di formiche, ragni, coleotteri, larve. Ecco perché (la moda qui c’entra poco)…