Nuova tecnologia, nuovi cacciatori: cosa sta andando storto?

Nuova tecnologia, nuovi cacciatori: cosa sta andando storto?

5 aprile 2024

La società sta cambiando e con essa anche la caccia. Contano meno capacità di concentrazione e perseveranza, mentre si punta di più ad ottenere un rapido successo, grazie anche all’utilizzo delle nuove tecnologie che avanzano prepotentemente pure nel nostro settore.

I due agenti venatori Paul Gassebner e Kaspar Götsch, in quanto relatori nei corsi per neo cacciatori, supervisori di praticantati in riserva, oltre che accompagnatori al camoscio, hanno un osservatorio privilegiato per capire come sta cambiando l’atteggiamento delle nuove generazioni verso la caccia. Il Giornale del Cacciatore li ha incontrati.

Maggiori approfondimenti sul tema nel nostro Giornale del Cacciatore a pagina 21.

Uovo o coniglietto? Comunque sia, Buona Pasqua a tutti!

Uovo o coniglietto? Comunque sia, Buona Pasqua a tutti!

28 marzo 2024

L’usanza del coniglietto pasquale ha origine nelle culture dell’Europa occidentale, dove ha sembianze più simili ad una lepre che ad un coniglio. La lepre, animale particolarmente prolifico e impegnato in scatenate danze amorose nei prati proprio agli inizi della primavera, era nell’antica cultura europea considerato un simbolo della rinascita della natura e della fertilità legato proprio a questo periodo dell’anno. Con l’avvento del cristianesimo, venne più o meno a coincidere con la festività della Pasqua.

Sebbene l’usanza del coniglio pasquale non sia tradizionale in Italia, negli ultimi anni l’industria dolciaria ha cominciato a proporre coniglietti di cioccolata in alternativa o abbinati alle tradizionali uova di cioccolato. Le uova, nella tradizione cristiana, simboleggiano il Sepolcro di Cristo, in dura pietra, apparentemente vuota ed inerte, da cui però rinasce ogni anno speranza e nuova vita.

Concorso fotografico ACAA: vota ora per il Premio del pubblico!

Concorso fotografico ACAA: vota ora per il Premio del pubblico!

21 marzo 2024

Il concorso per l’ambito Premio del pubblico è iniziato. Le votazioni si svolgono sul profilo Instagram dell’Associazione Cacciatori Alto Adige. Abbiamo preselezionato le 30 foto migliori nella categoria “Animali selvatici delle Alpi”.

Vota ora quelle che preferisci! L’autore dell’immagine con il maggior numero di “mi piace” vincerà un buono acquisto da 250 euro offerto da Salewa, lo specialista degli sport di montagna.

Le votazioni terminano il 15 aprile 2024.

Queste sono le 30 foto migliori della categoria “Animali selvatici delle Alpi”. Le votazioni si svolgono sul profilo Instagram dell’Associazione Cacciatori Alto Adige.

Rassegne di gestione 2024

Date delle rassegne di gestione

14 marzo 2024

Appuntamento con le prime rassegne di gestione della provincia a partire da questo fine settimana, il 16 e 17 marzo 2024, a cominciare dai distretti di Brunico, Bolzano, Bassa Atesina e Val Venosta.

Seguiranno il distretto dell’Alta Pusteria il 23 e 24 marzo e quelli di Vipiteno e Merano il 6 e 7 aprile; per ultimo il distretto di Bressanone, il 13 e 14 aprile.

Le rassegne di gestione di quest’anno hanno molto da offrire: Brunico ha organizzato una conferenza: con il cacciatore professionista Martin Wallis che parlerà di radicate conoscenze e nuovi metodi di caccia al cervo, il 16 marzo alle 19.00, nel Palazzetto dello sport di Campo Tures. Il distretto della Bassa Atesina aprirà la sua rassegna con una Santa Messa, il 16 marzo alle 18.30 nella Casa della cultura di Cortaccia, mentre i distretti di Venosta, Merano e Brunico offriranno durante la manifestazione un divertente programma per bambini.

Maggiori informazioni con i programmi attuali delle rassegne le trovate sul nostro sito Internet all’indirizzo https://jagdverband.it/it/appuntamenti/.

 

 

Concorso fotografico ACAA

Concorso fotografico ACAA

14 marzo 2024

Il primo concorso fotografico organizzato dall’Associazione Cacciatori Alto Adige si è svolto da maggio a dicembre 2023. Sono pervenute ben 2590 immagini inviate da 296 partecipanti.

Recentemente la giuria, composta da 6 membri, ha scelto le migliori immagini nelle categorie “Animali selvatici delle Alpi” e “Il mondo della caccia”. I nomi dei vincitori saranno svelati nelle prossime settimane durante una cerimonia presso la Scuola forestale Latemar.

Presto annunceremo anche il premio del pubblico. Una selezione delle immagini presentate può essere visualizzata sul profilo Instagram ACAA e ciascuno può votare l’immagine che preferisce. La foto con il maggior numero di “mi piace” vincerà un buono acquisto dello specialista degli sport di montagna Oberalp AG/Salewa.

Animale dell’anno 2024: la puzzola

Animale dell’anno 2024: la puzzola

7 marzo 2024

Le organizzazioni ambientaliste hanno nominato la puzzola Animale dell’anno 2024, con l’obiettivo di promuovere la protezione e la cura del suo prezioso habitat. Cerchiamo di conoscere meglio questo mustelide e osserviamone la distribuzione nella nostra provincia.

La puzzola è un piccolo carnivoro appartenente alla famiglia dei mustelidi. È distinguibile da altri mustelidi altoatesini, soprattutto dalla presenza di una marcata mascherina facciale di colore chiaro biancastro, che si estende intono alla bocca e parte del naso. Essa viene interrotta verso il rinario, una delle importanti caratteristiche da osservare per distinguerla dal furetto. La maschera si allunga poi lungo le arcate sopraciliari circondando parte degli occhi. L’estensione, il colore e il contrasto di queste fasce possono variare da individuo a individuo.

Foto: Peter Trimming

Ecologia e biologia

La puzzola ha un’organizzazione sociale di tipo territoriale, ovvero confina il suo territorio con marcature olfattive e visive. Tali marcature tendono a mantenere distanziati i territori tra individui dello stesso sesso, mentre vengono tollerate sovrapposizioni di territori di individui di sesso opposto. Al fine di occupare nuove aree tende ad effettuare movimenti dispersivi.

Dove vive?

L’areale biogeografico si estende ad est dagli Urali e Mar Nero ad ovest sulla costa atlantica, a nord dalla Scandinavia meridionale e isole britanniche fino a sud nella penisola italica, iberica e balcanica occupando climi continentali e mediterranei.

La specie ha la possibilità di occupare ambienti diversificati, da quelli forestali a quelli agricoli, finanche antropizzati (es stalle, fienili, ruderi, depositi, ecc..) ma predilige ambienti umidi, come fossati, canali, sponde fluviali.
Riveste rilevante importanza per la sua ecologia un habitat con abbondante copertura vegetazionale per gli spostamenti e per la caccia. Può raggiungere quote anche superiori ai 1.300 m s.l.m. ove in Svizzera sono state riportate segnalazioni fino a 1.900 m s.l.m.
Generalmente i suoi territori abituali variano sia stagionalmente, che geograficamente.
La puzzola è prevalentemente notturna, mentre durante il giorno tende a rimanere all’interno dei rifugi.

Minacce

Secondo diversi autori, per effetto delle azioni di bonifica delle aree boscate umide, regimazioni idriche, cambiamenti colturali ed agricoli, consumo del suolo, riduzione della disponibilità delle specie preda, conflitti diretti con gli interessi umani, la popolazione potrebbe essere considerata in declino; ma non essendoci dati strutturati a livello europeo viene valutata a Minor Preoccupazione (LC) IUCN Red List of Threatened Species. Una ricerca condotta nel 2018 (Croose, Lizzie et al 2018) ha raccolto i dati di popolazione in 34 paesi e in 20 di essi essa viene descritta come in declino. Sicuramente minacce di tipo antropico sono legate alle strade e alla riduzione della connettività. In Alto Adige, ad esempio, una rilevante percentuale delle osservazioni deriva proprio da individui ritrovati morti a causa di incidenti stradali con veicoli. Tra le minacce dirette vengono riportate occasionali predazioni da rapaci diurni e notturni e talvolta anche dalla volpe.

La distribuzione in Alto Adige

La continua raccolta delle informazioni da parte dei tecnici dell’Ufficio Gestione Fauna selvatica della Provincia Autonoma di Bolzano, con la collaborazione dell’Associazione Cacciatori Alto Adige, Guardiacaccia, e tanti altri collaboratori appassionati volontari, permette di dedurre, così come in altre aree alpine, andamenti di popolazioni tipicamente sinusoidi. Naturalmente la raccolta di questo tipo di dati opportunistici non rappresenta un indice statistico robusto, ma può offrire spunto riflessivo sull’andamento delle osservazioni; dove ad annate con relativamente maggiori osservazioni, si alternano ad annate con osservazioni sensibilmente ridotte. Molte delle osservazioni certe si riferiscono a frequenti ritrovamenti di animali incidentati e solo occasionalmente al fototrappolaggio o foto dirette.

Mappa distributiva delle osservazioni C1: L’attuale area di maggior presenza in Alto Adige sembra essere ancora legata ai fondovalle delle maggiori vallate di confine, assoggettate a minore alterazione ambientale (Alta Val d’Isarco, alta Val Pusteria, mentre le informazioni relative alla Val Venosta, Passiria, Meranese e Bassa Atesina sembrano essere decisamente ridotte).

L’attuale area di maggior presenza in Alto Adige sembra essere ancora legata ai fondovalle delle maggiori vallate di confine, assoggettate a minore alterazione ambientale (Alta Val d’Isarco, alta Val Pusteria, mentre le informazioni relative alla Val Venosta, Passiria, Meranese e Bassa Atesina sembrano essere decisamente ridotte).

Il perseverare nella raccolta dati opportunistici di questo tipo permette agli organi gestionali preposti di continuare nel monitoraggio a medio lungo termie e promuovere le strategie conservative mirate al miglioramento degli habitat di questo piccolo mustelide.

Vi invitiamo pertanto ad inoltrare le vostre osservazioni all’ufficio faunistico provinciale o anche direttamente al sottoscritto.

Davide Righetti

gestione.fauna.selvatica@provincia.bz.it
Davide.Righetti@provinz.bz.it