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Zecche: Progetto MONZEC

10. Giugno 20:00

|Evento ricorrente (vedi tutto)

Un evento il 24. Giugno 2024 alle 20:00

Sono tornate le zecche: la Pusteria partecipa al progetto MONZEC

Tutti coloro che hanno un cane o un gatto in casa, sanno che ogni anno devono tirare fuori le pinzette per le zecche sempre prima, anche in zone che prima erano poco colpite. Nel periodo 2009-2012, l’infettivologo di Außervillgraten, dr. Gernot Walder, con l’aiuto di cacciatori e forestali, ha condotto la prima indagine completa sulla distribuzione di questi ectoparassiti e dei patogeni che esse trasmettono nella regione europea del Tirolo, nell’ambito del progetto VEIT Interreg. Tuttavia, l’attività delle zecche è ancora poco monitorata. Dopo le zanzare, sono i parassiti più comuni nella regione alpina, e quelli che trasmettono più frequentemente le malattie. Non sappiamo in quali aree sono attive e in che misura. Questo rende difficile la prevenzione. Quasi nessuno conosce l’attività delle zecche meglio dei cacciatori: le trovano puntualmente sulla selvaggina abbattuta, sui cani da caccia e sono essi stessi tra i principali gruppi a rischio di morsi di zecca.

Ecco perché l’infettivologo Gernot Walder, insieme a un gruppo di veterinari di Belluno, all’Associazione Cacciatori Alto Adige e all’Associazione venatoria tirolese, si è posto l’obiettivo di monitorare l’attività delle zecche in tutta la provincia di Belluno, l’Alta Pusteria e il Tirolo Orientale, al fine di sviluppare modelli di previsione, identificare rapidamente il diffondersi di nuove specie e mappare la loro distribuzione geografica. Questo obiettivo può essere effettivamente raggiunto se il maggior numero possibile di cacciatori rileva le infestazioni da zecche rilevate sulla selvaggina abbattuta e sui propri cani e inserisce questi dati in un database condiviso utilizzando un’app gratuita.

  • Tramite l’applicazione vanno registrati e trasmessi i seguenti dati numero di zecche trovate (su capriolo, cervo e camoscio in un’area grande quanto il palmo della mano dietro le orecchie, sui cani nell’area di entrambi gli angoli dell’occhio)
  • posizione GPS del luogo dell’abbattimento (altitudine) o della riserva
  • Specie di selvaggina colpita

Se il cacciatore stesso viene morso, dovrebbe segnalarlo per poter correlare l’attività delle zecche sulla selvaggina con il rischio per l’uomo di essere colpito. L’applicazione è ovviamente gratuita e non è personale, vale a dire che ci si registra semplicemente con il proprio numero di cellulare attraverso un sito Internet.I cacciatori partecipanti potranno visionare l’intero progetto, osservare in tempo reale l’attività delle zecche nelle tre regioni coinvolte e partecipare a un corso di formazione.

La collaborazione al progetto degli agenti venatori dell’Alta Pusteria e di quelli del Tirolo Orientale sarebbe particolarmente preziosa, in quanto hanno la migliore visione globale della problematica e sono i referenti per i cacciatori.

Date dei corsi di formazione per le aree di Brunico e dell’Alta Pusteria:

10 giugno alle ore 20 (termine di iscrizione 31 maggio)
24 giugno alle ore 20 (termine di iscrizione 14 giugno)

Luogo: Scuola professionale per l’agricoltura ed economia domestica Teodone

Ulteriori informazioni sul sito https://zeckencheck.at

I cacciatori della zona coinvolta dall’indagine interessati a partecipare possono contattare Nadia Kollmann: nadia.kollmann@jagdverband.it

Dettagli

Data:
10. Giugno
Ora:
20:00
Categoria Evento: