Salvataggio di caprioletti
Salvataggio di caprioletti in Alto Adige
caprioletti salvati
ore di volontariato
volontari
Molti agricoltori e cacciatori lavorano insieme da anni per salvare i caprioletti da questo crudele destino. Nel 2024, in 100 riserve di caccia altoatesine sono state effettuate diverse azioni di salvataggio. In stretta collaborazione con gli agricoltori, sono stati salvati dalla morte per sfalcio più di 1.580 caprioletti, operazioni per le quali sono state spese oltre 7.400 ore di volontariato. Uno sforzo notevole, per la quale gli agricoltori, i cacciatori e i volontari meritano un grande elogio!
Contatti salvataggio caprioletti
Distretto di Bressanone
S. Andrea
- Benjamin Profanter, 348 5429300
Funes
- Pramsohler Oskar, 347 7307171
- Fischnaller Günther, 349 7520441
Distretto di Brunico
Acereto, Riva di Tures e Campo Tures
- Innerbichler Christian, 324 9082271
Longiarù
- Clara Werner, 348 7934573
- Pezzei Giuseppe, 348 4096353
Chienes
- Gasser Wolfgang, 393 1685448
San Lorenzo di S.
- Messner Stefan, 340 3372359
San Martino in Badia
- Trebo Alan, 333 4429889
- Erlacher Alfred, 347 6692205
Distretto di Merano
Laurengo
- Ungerer Ivo, 335 6828491
- Ungerer Philip, 331 9319171
- Perger Oswald, 338 9920733
Proves
- Pircher Stefan, 347 8953328
San Pancrazio
- Degampietro Walter, 338 6189789
- Spath Nick, 320 0755195
- Kaserbacher Philipp, 328 4162170
Distretto dell'Alta Pusteria
San Martino in Casies
- Bachmann Günther, 348 6722417
- Hofmann Franz-Josef, 340 8578281
- Reier Marian, 342 0835558
Distretto della Bassa Atesina
Trodena
- Epp Michael, 349 5366008
Distretto della Val Venosta
Tubre
- Spiess Dietrich, 380 1443398
Il video è stato prodotto in collaborazione con l’Unione Agricoltori Sudtirolesi.

Metodi di salvataggio dei caprioletti
Vengono impiegati molti metodi diversi per il salvataggio dei caprioletti. Alcuni sono facili da implementare, altri si basano su una tecnologia specializzata e richiedono una certa abilità.
Il giorno prima della falciatura si interviene per spaventare e allontanare le femmine di capriolo con i loro piccoli. Il giorno stesso della falciatura si attuano misure per salvare i caprioletti nascosti nei prati. Anche un sistema di falciatura rispettoso della selvaggina contribuisce a risparmiare inutili sofferenze ai cuccioli selvatici.
L’effetto migliore si ottiene combinando diversi metodi.
Il giorno prima della falciatura
Camminare lungo il prato (con il cane)
Importante: il cane deve essere al guinzaglio. Non dovrebbe essere in grado di avvicinarsi a un caprioletto o ad altri animali selvatici.
Spaventare/allontanare
Il raggio effettivo di uno spaventapasseri è al massimo di 100 metri. A seconda dell’area da falciare, sono necessari più spaventapasseri. In linea di principio, uno spaventapasseri dovrebbe essere collocato a circa 50 m dal bordo del prato o del bosco e a non più di 150-200 m dallo spaventapasseri successivo.
Attenzione, effetto di assuefazione! I caprioli si abituano allo spaventapasseri con il tempo. Capiscono rapidamente che non costituiscono un pericolo reale per loro. Uno spaventapasseri serve quindi al suo scopo solo se viene allestito al massimo uno o due giorni prima della falciatura. Dopo di che, la misura diventa inefficace.
Importante: una volta che gli spaventapasseri sono stati installati, l’area entro un raggio di 10 m dallo spaventapasseri deve essere accuratamente perlustrata alla ricerca di caprioletti. Una capriola, infatti, potrebbe essere così intimidita dal cigolio o dal fruscio dello spaventapasseri che non osa avvicinarsi abbastanza per prelevare il suo caprioletto. Quindi la regola è: perlustrare la zona direttamente intorno allo spaventapasseri e riposizionare i caprioletti trovati più lontano.
Quando si collocano gli spaventapasseri vicino agli insediamenti umani, si deve tener conto del possibile disturbo al vicinato.
Falciatura
Il giorno della falciatura
Catene umane
Camminare insieme alla falciatrice
Drone
Aiuti tecnici
Il segnale acustico scaccia-caprioli Hubertus per falciatrice è un segnale acustico adatto a spaventare i caprioletti più grandi e altre specie di selvaggina. I piccoli ed economici dispositivi emettono un forte segnale acustico e inducono gli animali selvatici alla fuga. Per i caprioletti più giovani, tuttavia, è inefficace.
Falciatura rispettosa della fauna selvatica
Metodo di falciatura

Salvataggio dei caprioletti con il drone
I droni con termocamere sono sempre più utilizzati per salvare i caprioletti. Prima di acquistare e utilizzare un drone per salvare i caprioletti, ci sono alcune cose da considerare.
Requisiti legali
I droni sono divisi in diverse categorie. A seconda della categoria, sono necessari diversi requisiti per far volare legalmente il drone.
Due regolamenti stabiliscono le regole di base per far volare un drone in Italia:
- Il regolamento UE 2019/947, in vigore in tutti i paesi dell’UE dal 31 dicembre 2020, è cambiato nel corso del 2024, e regola l’uso dei droni civili.
- Il regolamento UAS-IT integra i regolamenti all’interno dello Stato italiano ed è stato redatto dall’ente italiano per l’aviazione civile ENAC.
Fondamentalmente, i droni sono divisi nelle categorie “Open”, “Specific” e “Certified”, a seconda del rischio operativo, definito dall’area di utilizzo e dal peso. Nella categoria “Aperto”, ci sono anche le tre sottocategorie A1, A2 e A3, dove la distinzione principale qui è se i droni sono volati dentro o fuori le aree popolate.
Droni per il salvataggio di caprioletti, come il Mavic 4T, possono essere pilotati nella categoria aperta A3 con il patentino di volo per droni di base. In questo caso, però, deve essere rispettata una distanza minima di 150 metri da zone residenziali, commerciali e ricreative.
Per poter mantenere una distanza minore (30 metri), è necessario il patentino di volo per droni avanzato (A2). Inoltre, il drone deve essere certificato C2, cosa che potrebbe non essere possibile per i modelli più vecchi.
Per l’utilizzo del drone servono quindi::
- un pilota a distanza con l’appropriato certificato di competenza o la licenza di pilota di droni;
- una registrazione dell’operatore/proprietario;
- l’assicurazione di responsabilità civile.
Licenza per pilotare il drone
L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ENAC organizza corsi di formazione per il volo dei droni presso scuole di volo selezionate in Italia. Questi corsi sono di solito lunghi e costosi (circa 1.400 euro). Tuttavia, dal 2020, l’ENAC offre anche una preparazione e un esame online semplificato e poco costoso per la licenza di pilota di droni.
Esame online ENAC
L’esame consiste in 40 domande a scelta multipla a cui rispondere in 60 minuti. Per iscriversi con successo all’esame, è necessario per il candidato identificarsi attraverso le credenziali SPID personali ed effettuare il versamento di 31 euro. I materiali di studio, solo in lingua italiana, sono disponibili online. Dopo aver superato l’esame, la licenza di pilota è valida per 5 anni. Se poi ci si registri come pilota presso l’ENAC, si può stipulare un’assicurazione.
Ulteriori informazioni e materiali didattici sono disponibili sulla homepage dell’ENAC:
https://www.enac.gov.it/sicurezza-aerea/droni/pilota-apr-operazioni-non-critiche
Esame online in lingua tedesca con Austro Control
In alternativa, l’esame può essere sostenuto in un altro Stato europeo membro dell’EASA. Questi attestati sono riconosciuti in Italia. Pertanto, esiste la possibilità di sostenere l’esame in lingua tedesca, per esempio in un Paese come l’Austria, dove Austro Control offre anche la possibilità di ottenere la certificazione online. Per farlo, è necessario registrarsi sulla piattaforma Austro Control. I contenuti per la preparazione all’esame, disponibili in documenti e video, possono essere scaricati ed elaborati in maniera autonoma. Prima dell’esame vero e proprio, si ha la possibilità di fare una simulazione online dell’esame. Questo consiste in un test a scelta multipla di 40 domande. Come detto può essere effettuato online ed è gratuito.
Ulteriori informazioni e materiali didattici sono disponibili sulla homepage di Austro Control:
https://www.dronespace.at/drohnenfuehrerschein
I seguenti video possono aiutare chi è interessato ad imparare:
Registrazione
A registrazione effettuata con successo, all’operatore del drone viene rilasciato un codice QR personale. Il codice è utilizzato per identificare l’operatore e tutti i suoi droni. Deve essere apposto su ciascuno dei droni dell’operatore.
Assicurazione sui droni
In Italia, tutti i droni sono soggetti ad assicurazione obbligatoria. L’assicurazione di responsabilità civile può essere stipulata direttamente tramite l’ENAC o tramite assicuratori privati. Dal 2022, l’Associazione Cacciatori Alto Adige si fa carico dell’assicurazione di responsabilità civile per i droni su richiesta della riserva. Per ulteriori informazioni, contattate il nostro collaboratore Peter Preindl.
Un esempio
L’operatore del drone è registrato, il drone è assicurato e i piloti sono legalmente in regola convalida autorizzazione. Il salvataggio dei caprioletti può iniziare!
Link importanti
Acquisto di droni – Contributo da parte della Cassa di Risparmio di Bolzano
L’Associazione Cacciatori Alto Adige, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, offre un contributo per l’acquisto di droni dotati di termocamera da impiegare nel salvataggio dei caprioletti. Ogni riserva di caccia dell’Alto Adige può ricevere un contributo fino al 50% dei costi di acquisto, per un massimo di 4.000 € per drone. Tutte le riserve altoatesine hanno diritto a fare domanda; ogni riserva può richiedere un contributo per l’acquisto di un drone una volta all’anno. Hanno priorità le prime acquisizioni.
Le domande possono essere presentate dal 1° marzo al 30 giugno dell’anno in corso.
I criteri per la concessione del contributo e i moduli necessari sono disponibili nell’area download.

La corretta gestione dei caprioletti scovati
- Non toccare mai i caprioletti a mani nude. Guanti o ciuffi d’erba spessi impediscono che l’odore umano sia trasferito all’animale.
- Assicurare i caprioletti in una cassa e posarli ai margini del prato. La cassa deve essere dotata di fori per l’aria e protetta dal sole cocente. Appesantire il coperchio della cassa con delle pietre in modo che il piccolo di capriolo non possa evadere. Questo impedisce anche la predazione da parte della volpe.
- Si può usare qualsiasi cosa che serva allo scopo: semplici cassette per la frutta, cesti per la biancheria, scatole con cerniere e una piccola serratura, box per il trasporto dei gatti e così via.
- Dopo la falciatura, il caprioletto deve essere rilasciato immediatamente. La capriola non è mai lontana dal luogo e torna a recuperarlo.
12 maggio 2021 Webinar sul salvataggio dei caprioletti
Puoi rivedere i singoli video del webinar sul salvataggio dei caprioletti del 12 maggio 2021 qui.
Modulo 1 – L’ABC del salvataggio dei caprioletti
Birgith Unterthurner
Associazione Cacciatori Alto Adige
Modulo 3 – Salvataggio dei caprioletti con i droni
Claus Langebner
Alp-Drone
Modulo 2 – Il salva-caprioletti Multiplex
Diether Platzgummer
Azienda Tecnomag
Modulo 4 – Salvataggio dei caprioletti con il drone nella riserva di caccia di Naturno
Heinz-Dieter Meier
www.kitzrettung.com

Ulteriori informazioni e contatto
Contatta
L’Associazione Cacciatori Alto Adige è lieta di assistere i suoi soci con consulenze specifiche.
Contatto presso l’ACAA per il salvataggio dei caprioletti:
Peter Preindl
peter.preindl@jagdverband.it