Giornata delle porte aperte nella Scuola Forestale Latemar

Giornata delle porte aperte nella Scuola Forestale Latemar

29 agosto 2024

Benedikt Terzer im Sommergespräch mit RAI Südtirol

Benedikt Terzer im Sommergespräch mit RAI Südtirol

23. August 2024

Der Geschäftsführer des Südtiroler Jagdverbandes Benedikt Terzer spricht im Sommergespräch über dem Umgang mit den großen Beutegreifern Bär und Wolf und ob er sich eine Zukunft in der Politik vorstellen könnte.

Hier geht’s zum Beitrag: www.rainews.it/tgr/tagesschau/Sommergespräche

SJV-Geschäftsführer kocht für Südtirol heute

SJV-Geschäftsführer kocht für Südtirol heute

8. August 2024

Der Geschäftsführer des Südtiroler Jagdverbandes Benedikt Terzer hat viele Talente. Eines davon ist Kochen. Vor kurzem schaute ihm das Südtirol-Heute-Team dabei über die Schulter und erfuhr dabei Einiges über die Vorzüge des heimischen Wildbrets und über die Jagd.

Hier geht’s zum Beitrag: https://on.orf.at/video/14236858/15690606/meldungen

Peste Suina Africana (PSA): Un’emergenza che si può prevenire

Peste Suina Africana (PSA): Un’emergenza che si può prevenire

1° agosto 2024

La Peste Suina Africana è un’infezione virale che colpisce solo i suini domestici e i cinghiali. Non si trasmette agli esseri umani, ma è altamente infettiva e per lo più mortale per gli animali colpiti. Rappresenta quindi una minaccia per il comparto suinicolo e può causare ingenti danni economici. Attualmente non esistono però né un vaccino né una cura. 

 

Modalità di trasmissione:

  • contatto diretto fra suini o cinghiali infetti
  • ingestione di alimenti contaminati (p.es. scarti di cucina, rifiuti, alimenti provenienti da territori infetti)
  • contatto con abbigliamento o abiti da lavoro contaminati
  • contatto con attrezzature contaminate (p.es. macchine agricole, attrezzi da lavoro)

Durante la caccia:

  • non portare con sé trofei o carni provenienti da zone infette
  • durante la caccia non abbandonare alimenti o rifiuti
  • dopo aver cacciato evitare i contatti con i suini domestici (almeno per 48 ore)
  • dopo la caccia cambiare i vestiti e le scarpe
  • disinfettare le attrezzature e i veicoli
  • prestare attenzione durante il trasporto delle carcasse, degli organi e alla perdita dei loro fluidi
  • Per ogni capo di cinghiale abbattuto va fatta comunicazione al veterinario ufficiale competente. Questo dispone il prelievo del campionamento previsto (PSA e trichinellosi).

 

Se rinvenite una carcassa di cinghiale, contattate immediatamente il Servizio veterinario dell’Azienda Sanitaria direttamente o tramite il centralino del comprensorio sanitario di Bolzano dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige (0471 908 111) oppure chiamate il Servizio provinciale di reperibilità forestale (366 6643887).

Nuovo decreto sull’Igiene della selvaggina entrato in vigore

Nuovo decreto sull’Igiene della selvaggina entrato in vigore

24 luglio 2024

È noto che l’UE stabilisce le regole più importanti nel settore dell’igiene della selvaggina. In virtù della sua autonomia, la nostra Provincia può definire autonomamente i regolamenti dettagliati. Il Direttore del Servizio veterinario provinciale ha recentemente modificato alcune norme.
Di seguito spieghiamo le disposizioni più importanti.

 

I limiti massimi

  • Ogni cacciatore può destinare al massimo 5 capi di selvaggina ungulata all’anno per il consumo personale, non più un numero illimitato come in precedenza.
  • Come prima, ogni cacciatore può altresì vendere o cedere al massimo 5 capi di selvaggina ungulata all’anno a terzi. Questo contingente può essere destinato anche al consumo personale.
  • Tutto ciò che supera questi 10 capi di selvaggina ungulata deve essere commercializzato attraverso un centro di lavorazione della selvaggina riconosciuto o ceduto tramite la riserva. Le riserve possono cedere almeno 5 capi, fino ad un massimo del 10% del loro piano di abbattimento totale in forma di cessione diretta di piccole quantità.

L’attestato della persona formata

  • Per ogni capo di selvaggina, destinato a uso diverso dal consumo personale, è necessaria un’apposita attestazione che deve essere allegata alla carcassa del selvatico e a ogni singola parte di essa.
  • Sia il cacciatore che la persona formata devono conservare l’attestato per due anni.

Persona formata

  • In futuro, ci saranno corsi di aggiornamento obbligatori di gestione provinciale per le persone formate. La mancata partecipazione comporterà la cancellazione dal registro delle persone formate.
  • In caso di infrazioni, non solo verrà inflitta una sanzione amministrativa, ma sarà anche possibile sospendere l’attività.
  • Nell’attestato saranno d’ora in poi annotate anche le osservazioni effettuate dal cacciatore sulla selvaggina prima dell’abbattimento. Fino a quando non saranno disponibili i nuovi blocchi, si potranno continuare a utilizzare i vecchi blocchi con le relative integrazioni (numerazione e osservazioni).

 

Ulteriori informazioni: Downloads nell’area Igiene della selvaggina