Padri premurosi
17 marzo 2022
I genitori nutrono le giovani folaghe fino al compimento del secondo mese. Dopo, solo il maschio si prende cura dei piccoli, poiché la femmina si sta già occupando della successiva covata.
Nel mondo animale, il ruolo del padre è molto spesso limitato a quello riproduttivo. Pur essendo raro tra gli animali che anche i padri si occupino dei piccoli, in alcune specie questo accade. Il vantaggio selettivo sta nel fatto che le madri, non dovendosi occupare dei piccoli, sono più rapidamente disponibili per la successiva riproduzione.
Gli uccelli sono i padri migliori
Negli uccelli il comportamento premuroso dei padri è molto comune. Visto che le uova di uccello maturano al di fuori del corpo della madre, la collaborazione nella cova è fattibile. Anche nella costruzione dei nidi, nell’alimentazione e nella guida dei piccoli sono in grado di collaborare. Tuttavia, per trovare i migliori padri fra tutti i volatili dobbiamo viaggiare un po’: In Antartide, per incontrare i pinguini imperatori, e in Sud America o nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore: nel 2001 alcuni nandù sudamericani sono riusciti a scappare da un recinto e da allora si sono stabiliti nell’estremo nord della Germania.
Anche nei colombi, i genitori si occupano insieme della covata. Entrambi “allattano” i piccoli nei primi giorni con il latte di gozzo. Dopo 30 giorni, i giovani piccioni sono in grado di lasciare il nido.
Genitore single
I nandù grandi struzzi incapaci di volare ed estremamente emancipati. Il maschio nandù costruisce il nido, cova le uova e si prende cura dei pulcini. Li protegge e non permette nemmeno alla femmina di avvicinarsi. Un maschio può avere intorno a sé fino ad una dozzina di femmine, che in casi estremi può significare di dover prendersi cura di fino a 80 uova.
Protettivi
Tra i mammiferi, i padri premurosi sono molto rari. La gravidanza e l’allattamento sono naturalmente cose da femmine. Nella maggior parte il padre si allontana immediatamente dopo aver procreato. Alcuni si rendono utili in particolare nel proteggere la famiglia. Nella marmotta, il maschio di rango maggiore difende il territorio del gruppo. Il maschio dominante ha anche un’altra funzione: quella di calorifero. Essendo il membro più corpulento della famiglia, emana più calore ed è importante per garantire il buon letargo della famiglia.
La struttura sociale della volpe può variare molto. Molte femmine allevano la loro prole da sole. Tuttavia, succede anche che i maschi si occupino intensamente dei volpacchiotti.
Maestri
Anche il maschio della volpe a volte collabora all’allevamento dei piccoli. Soprattutto nelle prime settimane dopo il parto, quando mamma volpe non lascia mai la tana, lui le procura il nutrimento. Una femmina può anche allevare i suoi cuccioli da sola, ma se il padre l’aiuta, le possibilità di sopravvivenza dei piccoli aumentano. I genitori giocano con i loro cuccioli e li portano con loro nelle spedizioni esplorative. È così che i piccoli imparano a cacciare e a diventare indipendenti.
Un articolo dettagliato sul ruolo dei padri nel mondo animale lo trovate nell’ultima edizione del “Giornale del Cacciatore”.