Caprioletti sotto i riflettori – le migliori immagini della campagna fotografica
28 luglio 2021
Ogni anno, durante la fienagione in maggio e giugno, numerosi volontari girano per i prati da falciare, salvando così i caprioletti da una morte atroce. Quest’anno, per la prima volta, le loro azioni sono state immortalate da una campagna fotografica.
Centinaia di cacciatori, agricoltori e altri aiutanti lavorano ogni anno fiano a fianco con l’obiettivo di salvare quanti più caprioletti possibile. I volontari sorvolano i campi con i droni, camminano davanti alle falciatrici o allestiscono sistemi dissuasori nei prati il giorno prima della falciatura. Il più delle volte, il loro lavoro inizia già alle 5 del mattino. Spesso ai volontari viene chiesto di aiutare anche durante il giorno o la sera. In questi due mesi sono state accumulate più di 5000 ore di volontariato. Lo sforzo ripaga: ogni anno vengono salvati dalle falciatrici più di 700 piccoli di capriolo.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica sul salvataggio dei caprioletti, l’Associazione Cacciatori Alto Adige, Bioland e l’Unione Agricoltori Sudtirolesi hanno organizzato questa campagna fotografica. Volontari da tutto la provincia hanno inviato le foto delle loro azioni.
Le associazioni promotrici desiderano ringraziare tutti i partecipanti per il loro intenso lavoro e per l’impegno profuso.
Informazioni dettagliate sul salvataggio dei caprioletti in Alto Adige possono essere lette qui.
Le immagini più belle
Nelle ultime settimane, gli organizzatori della campagna hanno ricevuto molte foto da cacciatori, agricoltori e volontari. Una commissione composta da un rappresentante per ciascuna delle tre associazioni ha selezionato le immagini più belle tra tutte quelle inviate.
Castelrotto
A Casteltotto, sono stati asportati dai prati quattro caprioletti in un colpo solo.
Foto: riserva di caccia di Castelrotto
Chiusa
Questi due caprioletti stanno aspettando che il contadino finisca di falciare e li liberi. Un coperchio con una serratura impedisce ai piccoli di scappare durante la falciatura e di ritornare nel prato.
Foto: Markus Kantioler
Lutago/Rio Bianco
I dissuasori hanno solo un raggio d’azione limitato. Pertanto, nei prati più grandi è necessario installarne diversi.
Foto: riserva di caccia di Lutago/Rio Bianco
Monte Ponente
A Monte Ponente, cacciatori impegnati a salvare i caprioletti nascosti nei prati da falciare. Nella foto: Johann Pradi
Foto: Samuel Pradi
Ridanna
Questo piccolo caprioletto è probabilmente ancora un po’ scettico e aspetta ancora un po’ dopo il rilascio prima di fuggire.
Foto: Luis Wurzer
Scaleres
Ai bambini piace aiutare a salvare i cuccioli di capriolo e così imparano anche molto sulla nostra selvaggina autoctona.
Foto: Andreas Heidenberger
San Leonardo in Passiria
Dopo la falciatura, i caprioletti vengono nuovamente liberati.
Foto: Daniel Steifler
San Leonardo in Passiria
Per evitare di trasferire su di loro il proprio odore, quando si toccano i piccoli bisogna indossare dei guanti monouso o proteggersi con folti ciuffi d’erba.
Foto: Rudi Santoni
Verano
Questo caprioletto ha solo pochi giorni. In caso di pericolo, i piccoli di capriolo si schiacciano fortemente a terra e rimangono immobili.
Foto: Tomas Walzl
Verano
Tomas Walzl alla ricerca di caprioletti con il suo drone, nella riserva di Verano
Foto: Tomas Walzl
Malles
È pervenuto anche un video. A Malles, un volontario cammina davanti alla falciatrice e perlustra la sezione del prato da falciare per scorgere eventuali caprioletti.
Video: Günther Wallnöfer